SSA BASILICATA

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Glossario

GLOSSARIO

A  C  O  P  R  S  U  V 

Ammortamenti
Calcolati secondo il criterio del valore di sostituzione per piantagioni (inclusi gli impianti forestali), fabbricati, impianti fissi, miglioramenti fondiari, macchine e attrezzi.
Azienda agricola
Unità tecnico-economica costituita da terreni, anche in appezzamenti non contigui, ed eventualmenteda impianti ed attrezzature, in cui si attua la produzione agraria, forestale e zootecnica ad opera di un conduttore, cioè persona fisica, società od ente che ne sopporta il rischio aziendale. Tra le aziende agricole sono comprese anche le aziende esclusivamente zootecniche, prive di terreno agrario
Azienda multifunzionale
Unità tecnico-economica che realizza oltre alla produzione agraria, forestale e zootecnica, altre attività connesse all’agricoltura, quali l’agriturismo, l’acquacoltura, la manutenzione del
paesaggio, ecc.. La multifunzionalità è qui intesa in senso restrittivo, limitatamente alle aziende multiattive.
Autoconsumo
Valore dei beni, primari e trasformati, prodotti dall’azienda agricola e consumati dalla famiglia del conduttore.

 

Conduttore d'azienda
Responsabile giuridico-economico dell'azienda agricola: è il soggetto che ne assume la maggior parte dei rischi o che fornisce il maggior contributo alla gestione. Il conduttore può essere una persona fisica, una società od un ente pubblico. Nel caso di colonia parziaria appoderata (mezzadria) come conduttore d’azienda è stato considerato il mezzadro. Nel caso di soccida quale conduttore è stato considerato il soccidante.
Conduzione diretta del coltivatore
Il conduttore presta egli stesso lavoro manuale nell’azienda da solo o con l’aiuto di familiari, indipendentemente dall’entità del lavoro fornito da eventuale manodopera salariale, che può anche risultare prevalente rispetto a quella prestata dal conduttore e dai suoi familiari. La conduzione diretta del coltivatore si suddivide ulteriormente nelle seguenti forme: -con sola manodopera familiare, quando le giornate lavorative impiegate nell’azienda sono dovute esclusivamente al conduttore, ai suoi familiari o agli altri parenti; -con manodopera familiare prevalente, se le giornate di lavoro prestate dal conduttore e dai suoi familiari o dagli altri parenti sono in numero uguale o maggiore di quelle prestate dall’altra manodopera aziendale (salariati fissi, braccianti, ecc.); -con manodopera extrafamiliare prevalente, se le giornate di lavoro prestate dal conduttore, e dagli altri parenti, risultano inferiori a quelle dell’altra manodopera aziendale (salariati fissi, braccianti, ecc.). Conduzione con salariati e/o compartecipanti (in economia)
Il conduttore impiega per i lavori manuali dell’azienda esclusivamente manodopera fornita da operai a tempo indeterminato o a tempo determinato (salariati fissi, braccianti,giornalieri e simili) e/o compartecipanti, mentre la sua opera e quella dei familiari è rivolta, in generale, alla direzione dell’azienda nei riguardi dei vari aspetti tecnico-organizzativi.
Contributi alle aziende
Trasferimenti monetari, senza contropartita, che le amministrazioni pubbliche e le istituzioni
dell’Unione Europea versano all’azienda agricola, con finalità diverse.I contributi vengono classificati in contributi ai prodotti, alla produzione e in conto capitale. I primi comprendono gli aiuti della nuova PAC ai seminativi e agli allevamenti. Gli aiuti alla produzione comprendono gli altri contributi ai seminativi e agli allevamenti, quelli relativi alle coltivazioni biologiche e al set-aside volontario. I contributi in conto capitale comprendono gli aiuti per nuovi investimenti e i compensi per le calamità naturali.
Costo del lavoro
Comprende tutte le voci che costituiscono la remunerazione del personale dipendente, sia a tempo indeterminato, sia a tempo determinato: retribuzioni lorde, contributi sociali e accantonamenti per trattamento di fine rapporto (TFR).E’ compresa nella retribuzione lorda la paga di base corrisposta direttamente, le corresponsioni in natura, le maggiorazioni per lavoro straordinario e per lavoro in condizioni gravose, i compensi per ferie e festività, i premi di produttività, le indennità (di alloggio, trasporto, ecc.); le spese per contributi sociali versate a favore dei dipendenti dalle aziende comprendono tutti i contributi obbligatori, contrattuali e volontari relativi all’assicurazione contro i rischi di malattia, maternità, invalidità,
disoccupazione, infortuni sul lavoro, malattie professionali e simili; le quote per TFR accantonate nell'esercizio per provvedere alla successiva corresponsione delle indennità di fine rapporto lavoro.
Costi intermedi
Sono costituiti dal valore dei beni e servizi acquistati sul mercato dall’azienda e da essa utilizzati per il conseguimento della produzione.
Costi fissi (CF)
Comprendono gli oneri sostenuti per l’impiego di fattori produttivi (ammortamenti, salari, oneri sociali, quote di accantonamento per il TFR, affitti passivi di terreni,interessi di capitali presi a prestito, imposte e tasse, altre spese generali e fondiarie, ontributi IVA passivi) che vengono impiegati per più anni nel processo produttivo, nonché le sopravvenienze passive (derivanti da crediti, portafoglio, debiti).
Costi variabili (CV)
Includono tutti gli oneri sostenuti, compresi i reimpieghi di prodotti aziendali, per i mezzi tecnici a logorio totale, quelli cioè che esauriscono il loro effetto nel corso dell’annata (sementi, concimi, mangimi, energia, ecc.), nonché per l’impiego di manodopera avventizia.


 

OTE - Orientamento tecnico economico
La classificazione delle aziende agricole per OTE si basa sulla determinazione del peso economico delle varie attività produttive presenti in azienda e sulla loro combinazione. A tal fine, utilizzando i RLS della zona in cui ricade l’azienda, si moltiplicano gli
ettari coltivati o il numero dei capi allevati per il corrispondente RLS.
La combinazione ottenuta si confronta con uno schema tipologico che serve a individuare gli OTE secondo criteri stabiliti a livello comunitario e validi per tutte le
statistiche ufficiali. Un’azienda viene detta specializzata quando il RLS di una o più attività produttive affini supera i 2/3 del RLS totale dell’azienda. Dal 2001 la tipologia adottata è quella del reg. 1555/01.
OTI
lavoratori impiegati a tempo indeterminato

PL - Produzione lorda
Valore delle produzioni delle colture e degli allevamenti e di altri prodotti aziendali; comprende: vendite, reimpieghi, autoconsumi, variazioni delle scorte vive e del magazzino prodotti aziendali. A tale valore è stato sommato l’ammontare dei contributi pubblici ricevuti da ciascuna azienda; la variabile così ottenuta misura quindi l’ammontare effettivo ricevuto dall’agricoltore per i propri prodotti in accordo con il criterio del “prezzo di base” indicato nella metodologia del SEC 95.
PLV - Produzione lorda vendibile
Valore dei prodotti aziendali venduti, di quelli destinati all’autoconsumo, alla remunerazione dei salariati, alle immobilizzazioni; tiene conto delle variazioni delle giacenze di prodotti in magazzino. Per gli allevamenti, l’utile lordo, oltre che delle
vendite e degli acquisti, tiene conto degli incrementi di valore registrato nell’esercizio per i capi destinati all’ingrasso e per quelli di allevamento che passano di categoria. La
produzione vendibile comprende anche le sopravvenienze attive (derivanti da crediti, portafoglio, debiti) e altre entrate aziendali tra le quali quelle derivanti da attività agrituristiche collegate all’azienda, dagli affitti attivi e dal noleggio di macchine aziendali (se occasionale), nonché dai contributi pubblici percepiti dall’azienda per calamità, per sostegno agli oneri, per terreni presi in affitto, per contributi IVA attivi.

 

Reddito netto familiare
Rappresenta la remunerazione dei fattori fissi di produzione apportati dall’imprenditore concreto e dalla sua famiglia (terra, lavoro familiare e capitale) e del rischio mprenditoriale. Esso è calcolato come differenza tra la PLV e la sommatoria dei consumi intermedi, degli ammortamenti e del costo dei fattori esterni.
RLS - Reddito lordo standard
Si tratta di un parametro determinato per definite attività produttive mediante differenza tra la produzione vendibile e l’importo di alcuni costi specifici (sementi, concimi,
antiparassitari, mangimi, foraggi, ecc.) esclusi quelli per l’impiego della manodopera e delle macchine. I redditi lordi così determinati vengono definiti “standard” in quanto la produzione vendibile e i costi sono calcolati su una media triennale e con riferimento a determinate aree geografiche (regioni e province autonome). I RLS sono espressi in euro e aggiornati dall’INEA in occasione delle indagini strutturali e dei censimenti condotti dall’ISTAT. L’ammontare dei RLS corrispondenti alle attività produttive aziendali diviso 1.200 equivale alla dimensione economica dell’azienda ed è espresso in UDE.
Reddito Netto Obiettivo (RNO)
Il Reddito Netto Obiettivo costituisce l’insieme delle remunerazioni dei fattori conferiti che l’imprenditore si propone di conseguire, tenuto conto delle opportunità alternative di impiego realisticamente praticabili nel contesto operativo di riferimento
Reddito Netto di Riferimento (RNR)
Il Reddito Netto di Riferimento costituisce un valore standard calcolato con criteri analoghi a quelli del reddito netto obiettivo, ma prescindendo dalle specificità oggettive e soggettive delle singole aziende ai fini della definizione delle remunerazioni unitarie attese. In relazione agli specifici obiettivi delle analisi, oltre che alla disponibilità delle informazioni, il contesto di riferimento per la fissazione delle remunerazioni unitarie attese può riguardare realtà più o meno ampie.
Reddito Netto Reale (RN)
Il Reddito Netto Reale di ciascuna azienda, fornito dalla contabilità RICA, corrisponde alla differenza tra il valore della Produzione Lorda Vendibile (PLV) e la somma dei Costi Fissi (CF) e Costi Variabili : RN = PLV – (CF + CV).
Reimpieghi
Sono costituiti dai quantitativi di prodotti dell’azienda riutilizzati nell’azienda stessa o venduti ad altre aziende come mezzo di produzione

 

SAU - Superficie agricola utilizzata
Costituita dall’insieme dei seminativi, prati permanenti e pascoli, coltivazioni legnose agrarie, orti familiari e castagneti da frutto.

UDE - Unità di dimensione europea
È dato dal Reddito Lordo Standard (RLS) aziendale diviso 1.200.
ULF - Unità di lavoro familiare
Componenti della famiglia del conduttore che lavorano in azienda e che non ricevono salario o stipendio ma sono remunerate attraverso il reddito che rimane alla famiglia, derivante dallo svolgimento dell’attività agricola.
Unità di bovino adulto (UBA)
E’ una misura degli animali utilizzati dall’azienda. Questa variabile è ottenuta come combinazione lineare del numero di capi presenti, con i seguenti coefficienti: 0,8 per bovini e bufalini; 0,14 per ovini e caprini; 0,6 per equini; 0,27 per suini; 0,014 per avicoli; 0,028 per conigli; 0,2 per gli struzzi.
Universo UE
Universo di riferimento stabilito dall’Unione europea costituito dalle aziende agricole che soddisfano almeno una delle seguenti condizioni:l’azienda deve avere almeno un ettaro di SAU;oppure, nel caso in cui l’azienda abbia una SAU inferiore all’ettaro, essa deve possedere almeno una delle seguenti caratteristiche:nel caso di presenza di SAU, il valore della vendita dei prodotti aziendali deve essere superiore a 2.066 euro;nel caso di SAU assente, l’azienda deve condurre una qualunque attività
zootecnica o effettuare la coltivazione di funghi ed inoltre il valore della vendita dei prodotti aziendali deve essere superiore a 2.066 euro.
UL - Unità di lavoro
Unità di analisi che quantifica in modo omogeneo il volume di lavoro svolto da coloro che partecipano, con diverse modalità e intensità di tempi, al processo di produzione realizzato sul territorio economico di un paese, a prescindere dalla loro residenza. L’insieme delle unità di lavoro è ottenuto dalla somma delle posizioni lavorative a tempo pieno e dalle posizioni lavorative a tempo parziale (principali e secondarie), trasformate in unità a tempo pieno.

VA - Valore aggiunto
È il saldo tra la produzione e i consumi intermedi, in cui la produzione è valutata ai prezzi di base, cioè al netto delle imposte sui prodotti e al lordo dei contributi ai prodotti. La produzione valutata ai prezzi di base si differenzia da quella valutata al costo dei fattori: quest’ultima è al netto di tutte le imposte (sia quelle sui prodotti, sia le altre imposte sulla produzione) e al lordo di tutti i contributi (sia i contributi commisurati al valore dei beni prodotti, sia gli altri contributi alla produzione).

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