SSA BASILICATA

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(La Redazione - May 6, 2016 ) - CONFERENZA DI MEDIO TERMINE DEL PROGETTO LIFE CARBONFARM A POTENZA, PRESSO L’AULA MAGNA DELL’UNIVERSITÀ DI BASILICATA

Giovedì 26 maggio, dalle 9.30 alle 18.00, l’ALSIA propone il coinvolgimento delle aziende agricole nella gestione dei rifiuti organici urbani

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Da aprile 2016 non è più possibile presentare proprie osservazioni al “Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti” (PRGR) in vista del suo prossimo aggiornamento. Anche l’Alsia ha presentando proprie proposte (sebbene circoscritte alla gestione dei rifiuti organici), scaturite dall’esperienza maturata nell’attività di partenariato del Progetto LIFE Carbonfarm: Tecnologie per stabilizzare il carbonio organico del suolo e la produttività delle aziende, promuovere il valore dei rifiuti e la mitigazione dei cambiamenti climatici”. Ad avviso dei tecnici Alsia, il problema della gestione dei rifiuti organici può essere affrontato solo modo diffondendo la tecnica del compostaggio, secondo un approccio “circolare” in cui tutto si ricicla senza creare rifiuti: la materia organica derivante da attività agricole e forestali a seguito del processo di fotosintesi, stabilizzata con il processo di compostaggio, deve poter ritornare al terreno sotto forma di humus, per ridargli fertilità. Da problema i rifiuti possono diventare risorsa: 1. soppiantando l’uso dei concimi ottenuti per sintesi chimica, divenuti troppo costosi in termini sia monetari che ambientali; 2. contrastando la perdita di sostanza organica nei suoli ad uso agrario, con conseguente riduzione della fertilità ed aumento dei fenomeni di erosione e desertificazione, problema ambientale fra i più preoccupanti a livello mondiale. Purtroppo, la Basilicata risulta essere l’unica regione italiana a non essere dotata di impianti di compostaggio, con la conseguenza che la frazione organica del rifiuto solido urbano (FORSU, conosciuto anche con il nome di “umido”) deve viaggiare su gomma per essere conferito ad impianti – già saturi - che si trovano in Campania e in Puglia, con grande spreco di carburante e aggravio di costi per i cittadini lucani (per non parlare della opportunità sprecata di creare nuovi posti di lavoro). L’Alsia ha proposto di seguire l’esempio dell’Austria dove i comuni hanno la possibilità di affidare ad un’azienda agricola la gestione del FORSU: i rifiuti verrebbero trattati localmente abbattendo i costi per il trasferimento dal luogo di produzione ai centri di compostaggio (dati alla mano, un’azienda agricola zootecnica sarebbe in grado di smaltire tranquillamente la produzione di FORSU di in paese di 1.000 abitanti). Le numerose iniziative di divulgazione sul tema organizzate dall’Alsia e dall’Università di Basilicata hanno registrato la disponibilità di agricoltori ed allevatori a svolgere questo servizio.I dati del progetto saranno esposti Giovedì 26 maggio a Potenza, presso l’Aula Magna dell’Università di Basilicata, con inizio della manifestazione alle ore 9.30.

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